Nella seconda metà degli anni Venti Balbo lavora come impiegato di banca ma nel 1931 con Mario Cavalla adatta a studio-abitazione un "camper" che viene battezzato CABA dalle prime lettere dei due cognomi. I due pittori intraprendono un viaggio di studio attraverso l'Europa (Francia, Spagna) e l'Africa mediterranea (Algeria).
“Eravamo in tre da Ferroli quella notte: Flores, Mario ed io.
Il primo in piedi era un uomo che aveva voglia di sposarsi. Gli altri due non l’avevano più e sono partiti in giro per il mondo con… la CABA"
“Una domenica mattina espressi a Mario un’idea, a cui da tempo andavo pensando. Non ebbi il tempo di formularla che già Mario l’aveva messa in esecuzione. L’ambiente ci pesava... una scrollata per liberarcene. Io abbandonai la Banca l’8 giugno e cominciammo a preparare la partenza”.
Lungo il percorso dipingono ed espongono in varie città dell'Alta Savoia; Balbo invia articoli a "L'Eco della Riviera" di Sanremo e redige un giornale di bordo.