“8 maggio 1932 - La Caba è a bordo. La macchina viene assicurata sopra coperta e noi ci troviamo finalmente in cammino per un continente da cui ci attendiamo non poche sorprese.
”9 maggio - All’una del pomeriggio Mario mi viene ad avvertire che l’Africa si profila all’orizzonte”.
"Algeri - La Caba, imbragata, viene scesa sul pontone, e di là passata sul molo. Una folla attornia la macchina. Ultimate le operazioni di polizia e di dogana Mario si mette al volante. Io al suo fianco. Attraversiamo così la città. Belle strade, palazzi moderni, molto traffico. Il primo tramonto africano ci mette in entusiasmo. Caldo e vaporoso è molto diverso da quelli che conosciamo ma non ancora come ci aspettavamo. Da ogni parte estensioni di campagna coltivata. La vegetazione rigogliosa e densa contrasta con gli arabi macilenti che di quando in quando passano lentamente, appena degnando di un obliquo sguardo curioso la nostra vettura che si dirige a Setif".
Algeri 1932