"La conoscenza di Andrea Marchisio fu l'occasione di passare un colpo di spugna su tutto quanto sapevo poco e male. Iniziai con lui lo studio di tutte le discipline con la possibilità di seguirlo nella sua opera dallo studio al disegno, all'esecuzione di pregevolissime opere di piccolo formato e di grandi tele oltre che apprendere da un grande esperto la tecnica dell'affresco che stava per scomparire".
Diventa nel 1924 "allievo d'atelier" con il maestro Andrea Marchisio.
Sotto la sua guida inizia un severo apprendistato.
L'incontro con l'opera di Adolfo Wildt è decisivo per le sue esperienze plastiche.
Scultore italiano, vicino al movimento Liberty e al Simbolismo, Wildt ha elaborato un linguaggio che mescola l'espressionismo all' arte antica e a quella Rinascimentale.
Andrea Marchisio
Adolfo Wildt
Così scrive Wildt al giovane scultore nel 1929:
"Caro Balbo,
la fiducia dei giovani mi è cara e ad essi la parola risponde sincera ed amica sempre..."